Oggi più che mai la prevenzione rappresenta l’arma più efficace per ridurre i casi di ictus e di altre malattie cardio-cerebrovascolari e si basa essenzialmente sull’adozione e il mantenimento di stili di vita salutari.
Per cercare di prevenire l’ictus è necessario sia saper riconoscere i sintomi sia curare i fattori di rischio.
La prevenzione primaria per tutti, ma specialmente per le persone a rischio, si basa su una opportuna informazione sull’ictus e su una educazione a stili di vita adeguati. È stato, infatti, dimostrato che le modifiche degli stili di vita possono produrre una diminuzione dell’incidenza e della mortalità dell’ictus.
Modifiche degli stili di vita che si associano a una
riduzione del rischio di ictus:
1. Smettere di fumare: la cessazione del fumo di sigaretta
riduce il rischio di ictus, ed è pertanto indicata nei soggetti
di qualsiasi età e per i fumatori sia moderati sia forti.
2. Non bere in eccesso: per i consumatori abituali di bevande
alcoliche, limitare l’assunzione di alcol a non più di due
bicchieri di vino al giorno (o quantità di alcol equivalenti)
nei maschi e a un bicchiere nelle donne non in gravidanza,
preferibilmente durante i pasti principali, in assenza di
controindicazioni.
3. Svolgere una regolare attività fisica: l'attività fisica
graduale, di lieve-moderata intensità e di tipo aerobico,
per esempio una passeggiata a passo spedito, è indicata
nella maggior parte dei giorni della settimana,
preferibilmente ogni giorno.
4. Mantenere un peso corporeo salutare: l’obiettivo può
essere raggiunto aumentando gradualmente il livello di
attività fisica, controllando l’apporto di grassi e dolciumi,
aumentando il consumo di frutta e verdura.
5. Ridurre l’apporto di sale nella dieta: l’obiettivo può essere
raggiunto evitando cibi con elevato contenuto di sale,
limitandone l’uso nella preparazione degli alimenti e non
aggiungendo sale a tavola.
6. Ridurre il consumo di grassi e condimenti di origine
animale, sostituendoli con quelli di origine vegetale (in
particolare olio extravergine di oliva) e utilizzando i
condimenti preferibilmente a crudo.
7. Mangiare pesce 2-4 volte la settimana (complessivamente
almeno 400 g), quale fonte di acidi grassi polinsaturi della
serie omega-3, preferibilmente pesce azzurro, salmone,
pesce spada, tonno fresco, sgombro, halibut, trota.
8. Consumare tre porzioni di verdura e due porzioni di frutta
al giorno, e con regolarità cereali integrali e legumi quali
fonti di energia, proteine di origine vegetale, fibra
alimentare, vitamine, folati e minerali (potassio, magnesio
e calcio).
9 . Consumare regolarmente latte e alimenti derivati,
scegliendo prodotti con basso contenuto lipidico.